Béla Tarr è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico ungherese nato il 21 luglio 1955 a Pécs, in Ungheria. È uno dei registi più acclamati e influenti del cinema contemporaneo, noto per il suo stile visivo distintivo e il suo approccio lento e contemplativo alla narrazione.
Tarr ha iniziato la sua carriera come regista nel 1977 e durante gli anni '80 ha guadagnato notorietà internazionale per i suoi lavori come "Almanac of the Fall" (1984) e "Damnation" (1988). Il suo film più famoso è probabilmente "Satantango" del 1994, un'epopea in bianco e nero di oltre sette ore, considerata un capolavoro del cinema d'autore.
I film di Tarr si caratterizzano per la loro estetica cupa, il lungo tempo di ripresa, le complesse sequenze pianificate e l'approfondimento dei personaggi. Il regista si concentra spesso sulle persone emarginate, sulle condizioni sociali opprimenti e sulle tematiche filosofiche ed esistenziali.
Béla Tarr ha vinto numerosi premi internazionali durante la sua carriera, tra cui il Grand Prix della giuria al Festival di Cannes nel 1997 per "Werckmeister Harmonies" e l'Orso d'argento al Festival di Berlino nel 2011 per "The Turin Horse". Nel 2011, Tarr ha annunciato il suo ritiro dalla regia, ma continua a dedicarsi all'insegnamento e a essere una figura influente nel mondo del cinema.
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